È nata in Appennino, ma ha sempre vissuto a Rubiera, in pianura. Fino al 2008 in cui un bel giorno ha deciso di tagliare i ponti con tanto e ha fatto le valigie per Ligonchio. Ora è il perno della Coop. di Comunità San Rocco di Ligonchio.
Mi sono licenziata da un lavoro a tempo indeterminato, un lavoro che amavo ma che purtroppo assorbiva tutte le mie energie. La mia vita precedente, come amo definirla, era una continua corsa frenetica e riuscire ad interrompere questo ciclo vizioso con un vero e proprio colpo di testa mi ha permesso di rivalutare tutto.
Nel corso degli anni mi sono adattata a fare di tutto, anche due o tre lavori contemporaneamente per sbarcare il lunario, con il mio compagno abbiamo aperto un B&B aperto tutto l’anno e nel 2012 ho trovato il mio posto fisso, a 10 minuti da casa. Quando dico 10 minuti lo sono sul serio in qualsiasi stagione e in qualsiasi momento della giornata, anche nelle ore di punta.
Ci siamo perfettamente inseriti nel tessuto sociale ligonchiese fin da subito e la necessità e l’idea di costituire la Coop di Comunità San Rocco ha origini piuttosto datate ma recente di costituzione giuridica: sono anni che cerchiamo sempre di studiare nuove offerte proprio perché siamo i testimoni principali dell’abbandono delle montagne da parte dei giovani che sempre per motivi di lavoro e a causa dei soliti problemi che tutti conosciamo si spostano verso la città.
Pensiamo a cose, ci inventiamo facciamo tentativi e proposte e piccoli progetti che si possano realizzare, la Big Bench ad esempio è stato uno strumento di richiamo turistico molto forte che nonostante oggettivamente non abbia nulla di pratico da aggiungere o da offrire ha portato molte persone a vivere un po’ di più il territorio. Così come per la cornice panoramica, anche se non c’è una diretta ripercussione sui locali del paese noti un grande passaggio di gente, ed è bellissima questa cosa. Stiamo ponendo le basi di piccoli progetti per muovere cose, ad esempio la partecipazione al progetto REinVENTA ci da molti stimoli ed io lo considero come un cappello introduttivo di tutti gli altri nostri.
Conta 60 soci e ogni singolo socio ha deciso di prendere parte al progetto sulla fiducia. Sono persone originarie di Ligonchio, la maggior parte fanno parte di quel fenomeno che caratterizza i nostri luoghi e lo definiamo turismo di ritorno e hanno acquisito una quota associativa one shot. Chi potrà o vorrà sarà coinvolto nei progetti.
Stiamo studiando le modalità per acquisire nuove attrezzature sportive e joëlette (carrozzine speciali per disabili) e di capire come poter riaprire il forno a Ligonchio che purtroppo ha chiuso nel dicembre 2020. In un paese se manca il forno manca un tassello importante per la comunità.
Siamo collegati con le altre due Coop. di Comunità sia per creare una rete di collaborazione, il territorio montano infatti è da considerare tutt’uno, sia perché la loro esperienza per noi è oro.
Se ho fatto la scelta giusta? Senza ombra di dubbio si, ho fatto la scelta giusta e ogni volta che ci ragiono ho la conferma ogni volta di più che ho fatto bene. Ci sono state ripercussioni positive sia sulla mia vita che su quella dei miei cari. Ci sono difficoltà ma tutto ciò che abbiamo intorno ripaga dalle fatiche: viviamo in un ambiente a misura d’uomo.
La prima cosa che ho fatto il giorno successivo a quello in cui sono arrivata è stato il togliermi dal polso l’orologio. Non voglio più essere schiava del tempo e non ho più alcuna intenzione di rimettermelo, finalmente ho trovato il mio posto senza tempo.