Bangkok, Thailandia – Castelnovo Monti
che durante la guerra, come profugo, dalla Cina si incammina verso nuovi orizzonti. Questa storia comincia come una fiaba, ma ha le connotazioni tristi, dure e tragiche che solamente la vita reale può dare. Le radici di Ying partono da lontano, da una idea di oriente magica che si mescola ad India, Thailandia e Giappone.
Sono nata in Thailandia. Mia madre, secondogenita e figlia prediletta della prima moglie (di 5 n.d.r.) ha avuto i privilegi che normalmente spettano al figlio maschio. Siamo in maggior parte donne nella mia famiglia, l’unico uomo è uno zio che ha deciso per un percorso di studi in California, lei ha avuto l’opportunità di viaggiare, di esplorare il mondo e di scegliere di vivere in Europa.
Sono nata in Thailandia da una madre giovanissima, e sono stata cresciuta dai nonni e da mio padre. Questo fino al mio quinto compleanno quando, in un tragico incidente automobilistico mio padre perde la vita.
Da quell’incubo mi sono risvegliata in Svizzera in casa di zii dove sono rimasta fino all’82 quando lo zio è stato richiamato in Thailandia per lavoro (O.N.U. n.d.r.), e come una ragazzina spaesata ho seguito la mamma a Reggio Emilia, che aveva scelto come sua residenza.
Difficile mettere insieme e ricostruire quegli anni in cui ho studiato e mi sono spostata tra la Svizzera e l’Italia, paese in cui ho vissuto sulla mia pelle le prime forme di razzismo. Per sfuggire a questo disagio, e per ritrovare me stessa ho viaggiato tantissimo e nel mio primo viaggio importante, in Africa presso una missione, ho compreso quello che doveva essere il mio percorso di vita: aiutare il prossimo.
Sono ri_nata a Reggio Emilia diversi anni dopo quando ho conosciuto la persona che oggi è mio marito, ormai da 30 anni. Siamo cresciuti insieme, abbiamo esplorato il mondo, lavorato e vissuto in simbiosi. Per amore ha assecondato un mio profondo desiderio: ritrovare le mie radici in Thailandia e trovare la formula di vita giusta per il nostro essere. Lì abbiamo costruito la nostra famiglia con due splendidi figli, la nostra attività e ho avuto la possibilità di approfondire i miei studi sullo yoga, meditazione e medicina orientale.
Chiang Mai è una delle città più inquinate al mondo, e il richiamo della natura, dei luoghi che da ragazzi, con gli amici abbiamo vissuto e camminato è stato fortissimo tanto da portarci alla decisione di rientrare in Italia, e più nello specifico a Castelnovo ne’ Monti una cittadina che poteva rispondere alle nostre esigenze. Quattro anni fa il trasferimento, l’inserimento scolastico dei ragazzi e la mia scuola: portare un po’ di oriente nell’Emilia materiale è davvero una bella sfida.
Qui, per scelta non guido. Abbiamo cercato una sistemazione centrale che ci permettesse di raggiungere comodamente tutti i servizi. Circa tre mesi fa, presa da mille faccende mi sono infilata gli abiti comodi e il cappellino di mio figlio per andare a fare la spesa nel supermercato vicino a casa. Come ogni donna, quando esci per comprare solo il necessario ti ritrovi con lo zaino (di mio figlio n.d.r.) pesante e pieno di alimenti. Ero d’accordo con mio marito perché mi venisse a prendere in macchina per accompagnarmi al lavoro, e mentre lo aspettavo davanti al market, una signora mi ha avvicinata offrendomi del denaro. Ho prontamente rifiutato, ma dopo pochi minuti un’altra signora anziana mi ha avvicinata e mi ha donato un sacchetto con del pane. Io ho provato a spiegarle che tutto era a posto e che non avevo bisogno, ma lei non ha voluto sentire ragioni.
Quel gesto l’ha resa orgogliosa di avere fatto una buona azione verso una immigrata… l’ho accettato. Del resto, rendere felice le persone è lo scopo della mia vita.